Percorso formativo con lo scopo di scoprire la vita quotidiana e gli aspetti più concreti che la popolazione ha dovuto affrontare durante la guerra. L’obiettivo è quello di far conoscere le condizioni di vita, le privazioni e le forme di resistenza civile messe in atto dai cittadini, attraverso l’uso di fonti scritte, iconografiche ed orali.
Elena Monari
Istituto Storico di Modena, Via Ciro Menotti, 137
tel. 059 219442-242377
didatticaistituto@istitutostorico.com
www.istitutostorico.com
Adesione
Sarà la referente a contattare la scuola per concordare la data.
Se la classe non utilizza il contributo del Comune è possibile pagare presso l'Istituto Storico che rilascerà la ricevuta.
Manifesti RSI; testimonianze, risorse digitali; monografie.
In occasione dell’ottantesimo anniversario della Resistenza e del settantacinquesimo anno dalla fondazione dell’Istituto Storico della Resistenza di Modena per le prime 5 classi che si iscriveranno ad uno dei percorsi il laboratorio è gratuito (vale l’ordine di iscrizione).
L'incontro, articolato per gruppi di docenti della stessa scuola o per singoli docenti, è dedicato alla presentazione delle attività e dei materiali utilizzati, alla riflessione sull'approccio utile per un efficace insegnamento/apprendimento della tematica.
E’ possibile scegliere uno dei seguenti percorsi:
1. Sopravvivere in guerra. La vita quotidiana a Modena durante la seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondiale ha coinvolto direttamente la popolazione, che si è vista privata dei beni primari, dalla casa al cibo; tutti sono stati costretti ad affrontare avversità e paure. Attraverso le testimonianze dirette, le cronache dei quotidiani e i documenti dell’epoca i ragazzi potranno ricostruire quanto anche le azioni più semplici potessero essere complesse e piene di insidie.
2. Via da qui. Storie di deportazione durante la Repubblica sociale italiana
Dopo l’8 settembre 1943 lo spostamento coatto di persone ha coinvolto numerose categorie: non solo i cittadini considerati di razza ebraica, ma anche i militari che non aderivano al regime di Salò (IMI), gli oppositori politici e chiunque fosse considerato contrario al nazifascismo. Ripercorrendo alcune di queste storie, i ragazzi potranno ricostruire le vicende dei deportati, anche attraverso fonti orali e comprendere le dinamiche storiche che ne erano alla base.
3. Achtung! La guerra raccontata attraverso la propaganda nazifascista
Attraverso la propaganda e le immagini dei manifesti nazifascisti i ragazzi ripercorreranno gli ultimi e convulsi mesi della guerra. L’attività consentirà di analizzare gli elementi specifici della comunicazione propagandistica e analizzare criticamente gli aspetti che la compongono, dalle parole alle immagini al messaggio politico.