Il progetto viene svolto seguendo l'idea della peer education. Per quanto riguarda i temi del bullismo e della legalità, gli interventi di contrasto e prevenzione devono avere come obiettivo quello di promuovere la convivenza sociale, il rispetto delle regole e il rispetto degli altri.
In particolare, relativamente al bullismo, le strategie che prevedono il coinvolgimento dei pari possono essere particolarmente utili per attivare quella maggioranza silenziosa che, pur non approvando le prepotenze, le tollera per paura di ritorsioni, per indifferenza o per quieto vivere e per ridurre l'impatto negativo sulla vittima e accrescere la sua capacità di chiedere aiuto.
Per quanto concerne l'ambito della legalità affrontato analizzando quelli che sono comportamenti vietati dalla legge agiti dagli adolescenti, è evidente come i giovani abbiano maggior credibilità rispetto ai loro coetanei in virtù del patrimonio comune, si viene quindi a stabilire un rapporto di alleanza in contrapposizione a quel rapporto autoritario, gerarchico e moraleggiante che spesso è presente nella relazione giovane-adulto. I ragazzi riescono inoltre a comunicare più agevolmente a causa della maggior libertà di espressione che sentono di poter utilizzare tra pari.
FORMAZIONE DEL GRUPPO DEI PEER EDUCATOR
Le prime due giornate verranno dedicate alla formazione, simulando quello che sarà lo svolgimento degli incontri che si terranno presso la scuola secondaria di primo grado. Lo scopo della formazione non è quella di creare degli educatori che conoscano tante diverse nozioni bensì educatori che siano in grado di far riflettere i ragazzi sui temi trattati, di migliorare i rapporti all'interno del gruppo classe favorendo la socializzazione e la condivisione: il peer educator non deve tenere una lezione ma facilitare la discussione sull'argomento.
Bisogna arrivare a stabilire un clima di collaborazione e partecipazione attiva che i peer andranno a ricreare nel gruppo classe durante gli incontri a scuola. I punti di partenza sono:
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creare un ambiente supportivo e rispettoso in cui il gruppo di peer educator possa evolvere in un gruppo di lavoro
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esplorare le conoscenze e gli atteggiamenti dei peer educator rispetto al tema del progetto
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promuovere abilità
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ideare e progettare la strategia di prevenzione/promozione rivolta al gruppo target
Il conduttore invita i peer a tenere, a turno, un diario di bordo, che consenta di avere una memoria di quanto accade nei diversi incontri e una rielaborazione dell'esperienza.
INCONTRI NELLE CLASSI
Per ogni incontro in classe ci si avvarrà della presenza di 4-5 peer educator che saranno di ausilio nell'affrontare i temi con le modalità stabilite durante gli incontri di formazione. In particolare i peer dovranno coordinare i gruppi di alunni delle classi seconde durante l'attività laboratoriale e aiutare nelle classi terze i ragazzi con difficoltà di comprensione della lingua nella compilazione del questionario proposto.
ATTIVITA' DI ALFABETIZZAZIONE
Quando non saranno direttamente impegnati negli incontri sulla legalità, gli alunni saranno assegnati ad alcune classi dove, come attività principale, è previsto che affianchino i ragazzi stranieri che necessitano di alfabetizzazione. In particolare dovranno cercare di stimolarli nella conversazione coinvolgendoli su argomenti alla loro portata.
Marzia Balestrino
tel 059 2033931
marzia.balestrino@comune.modena.it
La durata del percorso è di 50 ore compresa la formazione