Nel 2015, a Reggio Emilia, è cominciato uno dei più grandi processi contro la 'ndrangheta mai celebrati nel Nord Italia: Aemilia.
220 imputati, centinaia di udienze, intercettazioni, testimoni, e soprattutto un messaggio forte: la mafia c’era, eccome se c’era. Non solo con le armi, ma con le fatture false, con le cooperative fantasma, con gli appalti pilotati, con la paura che blocca la denuncia. Come si è arrivati a questa situazione? Raccontare la storia di AEmilia significa partire laddove tutto è iniziato per far comprendere quanto sia impattante la presenza all'apparenza invisibile delle cosche mafiose.
Sabrina Natali
agenderosse.maurorostagno.mo@gmail.com
Calendario.
Materiale fornito dalle Agende Rosse di Modena:
- attestato di partecipazione personalizzato;
- slide e video del progetto;
- filmati di approfondimento.
Il progetto necessita di una LIM o di un proiettore.
Attraverso la proiezione di slide chiare e coinvolgenti, ripercorriamo le storie di alcuni soggiornanti obbligati dal 1958 in poi, figure spesso invisibili ma fondamentali per capire come la mafia si sia radicata anche lontano dalla Sicilia. Un percorso che ci porta fino alla faida tra Antonio Dragone e Nicolino Grande Aracri, per scoprire come queste vicende abbiano aperto la strada al più grande processo contro la mafia mai celebrato nel Nord Italia. Una storia che ci riguarda da vicino e che ci aiuta a comprendere quanto sia importante conoscere per scegliere da che parte stare.