Dopo l’intervento di consolidamento pittorico della volta affrescata ed il rinnovato impianto di illuminazione, cantieri sostenuti dalla Fondazione di Modena, il Salone d’Onore di Palazzo Ducale è stato restituito alla città. Il racconto di due protagonisti del cantiere, la Restauratrice Paola Righi e l’Architetto Giovanni Daniele Malaguti, occupatosi della direzione lavori e del coordinamento sicurezza, si pone come occasione di indagine del cantiere settecentesco e di quello contemporaneo, oltre ad essere volto all'orientamento rispetto alle loro competenze professionali. I laboratori, a cura di FEM, sviluppano capacità di ricerca e sintesi attraverso linguaggi espressivi transmediali, e di intelligenza spaziale tramite strumenti digitali e tecniche di progettazione virtuale.
Margherita Fraccon
Tel. 059/239888
mail: spaziof@fondazionedimodena.it
Adesione.
Sarà il referente a contattare la scuola per concordare la data.
E' possibile scegliere tra il Laboratorio 1 e il Laboratorio 2 o prenotarli entrambi.
Per la buona riuscita delle attività la partecipazione al primo incontro e al/ai laboratorio/i è prevista su due giornate diverse.
Storia di un cantiere
L’incontro restituisce un quadro di sintesi delle discipline umanistiche, scientifiche e tecniche che la
realizzazione di un bene culturale e la sua tutela implicano, approfondendo gli aspetti storico/artistici dell’opera settecentesca e le caratteristiche del cantiere contemporaneo. Al termine dell'incontro, a richiesta, è possibile effettuare la Visita al Salone d’Onore, la visita offre agli studenti l’occasione di approfondire i temi affrontati, osservando dal vivo alcuni particolari dell’affresco.
Tre dimensioni per una volta - Scuola Secondaria di II grado.
In questo laboratorio gli studenti esploreranno come l'intelligenza artificiale può reinterpretare e ampliare gli affreschi storici. Partendo dalle tecniche di restauro osservate durante la visita, gli studenti utilizzeranno strumenti di AI per generare e sviluppare nuove proposte artistiche. Essi integreranno elementi storici con soluzioni tecnologiche moderne, stimolando la loro creatività e comprensione del patrimonio artistico.
C’era una volta… una volta
Le nozioni apprese durante l'incontro ed ulteriori approfondimenti, saranno rielaborati in una narrazione collettiva, interattiva e digitale del soggetto del restauro, sviluppata secondo lo storytelling attraverso la piattaforma online Thinglink.