Il progetto si propone di far conoscere agli alunni un archivio d’impresa in cui si conservano non solo documenti bancari, ma carte che raccontano storie di vita, di famiglie, di persone, di imprese e territori. Agli studenti si presenteranno due percorsi di ricerca in cui la storia locale si intreccia coi processi storici più generali, fornendo gli strumenti per un corretto utilizzo delle fonti.?Con il primo percorso proposto, partendo dagli spunti offerti dai documenti bancari, si coglierà l’opportunità di riflettere sul lungo cammino percorso dalle donne italiane per il raggiungimento della parità dei diritti sul posto di lavoro, stimolando il confronto fra le vecchie e le nuove generazioni.?Con il secondo percorso, l’Archivio storico BPER Banca offrirà la possibilità di approfondire la vicenda umana e politica di Ferruccio Teglio (1883-1956), ragioniere contabile presso la Banca popolare di Modena, nonché sindaco socialista della città (1920-1921) costretto poi all’esilio a causa delle persecuzioni antiebraiche del regime. La sua parabola umana e politica si svolge quindi negli anni tragici che vedono l’ascesa violenta del fascismo, la soppressione dei diritti individuali e collettivi, fino al drammatico epilogo delle leggi razziali e dell’esilio forzato che lo coinvolgeranno in prima persona.
Chiara Pulini
tel. 328/4248744
archiviostorico@bper.it
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Pubblicazioni, video e podcast dell'Archivio per docenti e alunni.
Il trasporto bus è organizzato da BPER Banca. Prendere accordi con la referente.
1° percorso: Donne e lavoro: un cammino ancora in corso.
BPER Banca nasce nel 1867 col nome di Banca popolare di Modena e per cinquant’anni i dipendenti sono tutti esclusivamente uomini, nonostante l’archivio testimoni il desiderio anche da parte femminile di entrare a lavorare in banca: le lettere inviate, fin dagli anni Settanta dell’Ottocento, da maestre e ragioniere per essere assunte in banca rimangono inascoltate fino al 1915 quando, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, le donne mettono per la prima volta piede in banca. Il loro ruolo è provvisorio, anzi “fluttuante, straordinario, fuori ruolo” e al termine del conflitto, vengono rimandate a casa. La stessa situazione si ripresenta allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Questa volta però, con la fine della guerra, le donne rimangono a pieno diritto nei ranghi della banca, ma solo se “signorine”. Le dimissioni per matrimonio rimangono, infatti, una consuetudine fino alla Legge n. 7 del 9 gennaio 1963. La storia delle “signorine” offre lo spunto per riflettere sulle conquiste ottenute dalle donne per il raggiungimento della parità dei diritti sul posto di lavoro e su quanto resta ancora da fare per eliminare la discriminazione femminile e arrivare a costruire relazioni equilibrate tra uomini e donne nel mondo del lavoro e nella società.
2° percorso: Ferruccio Teglio: dalla Banca al Comune, fra giustizia sociale e difesa delle istituzioni democratiche.
L’Archivio Storico BPER Banca conserva da 158 anni la memoria dell’istituto bancario fondato a Modena nel 1867. Custode silenzioso di memorie di fatti, luoghi e persone può diventare testimone parlante del nostro passato e permette di scoprire storie spesso inaspettate come quella del “sindaco-ragioniere” Ferruccio Teglio, ebreo, dipendente della Banca popolare di Modena dal 1908 al 1921 e sindaco socialista di Modena per sei mesi, dal 31 ottobre 1920 al 10 aprile 1921. La visita guidata all’Archivio storico BPER Banca consente di seguire le tracce lasciate dai documenti a testimonianza della prima parte del suo travagliato percorso politico e professionale, destinato a infrangersi contro lo scoglio delle leggi razziali, e di scoprire il suo instancabile impegno a tutela dei diritti dei lavoratori all’interno dell’istituto bancario in cui operava e di intravedere i principi su cui basò la sua campagna elettorale incentrata su temi fondamentali quali l’igiene pubblica, l’istruzione, il lavoro e la riforma delle finanze a beneficio delle fasce più fragili della popolazione. I registri e le carte d’archivio permettono in particolare di fare luce su una vicenda umana e professionale che ancora non era stata indagata a fondo dagli storici, quella degli anni di lavoro in banca improntati alle stesse idee di libertà e giustizia sociale che ne avrebbero poi animato anche l’azione politica e civile.