Il materiale storico è finalizzato a: stimolare la curiosità e il coinvolgimento emotivo; comprendere il linguaggio scritto di alcuni documenti originali e autentici; riflettere sul significato delle parole e delle immagini; richiamare alla mente alcune informazioni ricevute durante le lezioni frontali; fare confronti, scoprire relazioni con documenti analoghi del nostro tempo; formulare ipotesi e verificarle collettivamente; stimolare la capacità di porsi domande, cercare connessioni; rafforzare alcuni aspetti metodologici della ricerca storica; analizzare una fonte distinguendo tra informazione e interpretazione.
Associazione Culturale “ZERO in condotta”
Laboratorio storico: Guido Malagoli: 3474444581 - guido.malagoli1941@gmail.com
Prenotazione azione teatrale: Elisa Leoni 3384169646 elisaleoni@zeroincondotta.net
Calendario
Nel caso non si utilizzi il contributo del Comune è possibile effettuare il pagamento tramite bonifico intestato a ZERO in condotta. Iban IT 77 D 05387 12903 000001634735
Associazione Culturale “ZERO in condotta”
E' possibile acquistare a 10 € presso Memo il testo "La scuola dei figli della lupa" con schede didattiche su CD, edito da Memo.
www.zeroincondotta.net
Per l'azione teatrale è indispensabile un'aula provvista di videoproiettore.
Un incontro preliminare per presentare le fonti storiche utilizzate.
"Il museo tra le mani" è un museo itinerante.
Il materiale museale, di proprietà del referente, anziché essere esposto in apposite vetrine, viene portato direttamente nelle classi a contatto con gli studenti i quali possono non solo osservarlo, ma anche toccarlo, confrontarlo, esaminarlo direttamente. Il materiale cartaceo e gli oggetti, tutti autentici, si riferiscono alla storia della scuola italiana tra gli anni 1920 e gli anni 1950: libri, sussidiari, quaderni, pagelle, registri, strumenti per la scrittura, cartelle, giornali, riviste, manifesti, attestati, tessere, diplomi, oggetti curiosi...
“Il museo tra le mani” è supportato da una presentazione digitale con decine di immagini utili per rafforzare lo la conoscenza socio-politico-storica della scuola italiana tra le due grandi guerre, con particolare riferimento al periodo fascista, per far emergere contraddizioni, violenze, coercizioni, obblighi e divieti.
Si tratta di un viaggio all’indietro, al tempo dei bisnonni, per conoscere: la vita quotidiana a casa, nelle classi e nella scuola; le fasi progressive e coercitive della fascistizzazione della scuola; il rapporto genitori-insegnanti e insegnanti–autorità; la trasformazione grafica delle copertine e dei contenuti di libri-quaderni-pagelle-circolari in obbedienza alle linee guida del fascismo. Il viaggio termina con la guerra e la liberazione.
Non mancano oggetti inconsueti e aneddoti che stimolano la curiosità.
MOSTRA
E' formata da sei pannelli roll-up trasportabili, organizzati per nuclei tematici e può essere prenotata ed allestita presso gli spazi scolastici. Lo scopo della mostra è quello di far conoscere le strategie e gli strumenti con i quali la scuola ha alimentato la propaganda e l'ideologia fascista. I primi quattro pannelli contengono illustrazioni che consentono di ripercorrere le tappe e i momenti più significativi della quotidianità scolastica. Negli ultimi due pannelli vengono presentate fotografie di vita e attività dentro e fuori la scuola che rimandano a tutto l'armamentario militaresco di regime. Dalle immagini e dai testi si comprende che l'obbedienza era la prima, fondamentale e forse unica qualità che il fascismo chiedeva ai piccoli figli della lupa.
Il trasporto dei pannelli è a carico della scuola interessata.
AZIONE TEATRALE
Le tematiche presentate nel “ Museo tra le mani” sono state riprese e drammatizzate in uno spettacolo intitolato “La scuola dei figli della lupa”.
Si fa rivivere una scuola che celebra la figura onnipresente del duce e ne è completamente asservita: adunate balilla, iscrizioni all’ONB, esercitazioni, pagelle, quaderni, libro unico, Befana… tutto finalizzato ad esaltare il fascismo. Alla narrazione fanno da contrappunto alcune sequenze di filmati dell’istituto Luce che documentano la capacità di seduzione del duce, il suo controllo psicologico sulla gioventù e mostrano quanto i mezzi di comunicazione di massa facessero parte integrante del sistema. I frammenti di documentari sulla persecuzione degli ebrei, le guerre combattute su vari fronti, la conquista dell’Impero, la guerra civile e la liberazione mettono in evidenza il potere mistificante della propaganda di regime. La scuola fascista fu uguale in tutta Italia, ma diversi furono i destini dei” figli della lupa” diventati adulti. Nonostante tutto essi crebbero diventando, nello stesso tempo, vittime e artefici del regime.
Lo spettacolo verrà rappresentato solo al raggiungimento di un numero minimo di classi.